MAD ARCHITECTS - MARCO FALASCA

Fondato nel 2004 dall’architetto cinese Ma Yansong (1975), MAD Architects è uno studio di architettura internazionale “impegnato nello sviluppo di progetti futuristici, organici, tecnologicamente avanzati che incarnano un’interpretazione contemporanea dell’affinità orientale con la natura”.

 

Lo studio ha uffici a Pechino, Los Angeles, New York e Roma. Oltre a Ma Yansong, è guidato da Dang Qun e Yosuke Hayano.

Architetto e teorico, Ma Yansong si è laureato presso l’Università di Ingegneria Civile ed Architettura a Pechino e ha ottenuto un master a Yale; attualmente è anche docente presso la sua alma mater. Dopo il tirocinio nell’atelier di Zaha Hadid, che ha notevolmente influenzato la sua ricerca formale con l’utilizzo delle tecnologie digitali, Ma Yansong ha intrapreso l’attività professionale occupandosi principalmente di architettura residenziale, uffici, musei, centri culturali e installazioni.

Con la sua filosofia progettuale di base della “città di Shanshui”, MAD cerca di creare “un equilibrio tra l’umanità, la città e l’ambiente, in una visione per la città del futuro basata sui bisogni spirituali ed emotivi dei residenti”.


 

71 Via Boncompagni 

 

MAD Architects ha vinto un concorso per guidare la ricostruzione del 71 Via Boncompagni nel cuore di Roma all’inizio del 2010. Dopo quattro anni di sviluppo del progetto e udienze, il progetto è stato approvato dal Dipartimento di Pianificazione, Programmazione ed Esecuzione di Roma e dal Consiglio Comunale di Roma nel 2014. Il progetto diventerà il primo progetto realizzato da MAD in Europa.

 

Costruito negli anni ’70, l’edificio esistente è un edificio commerciale a corte attaccato a una cappella del primo Novecento situata all’angolo della strada. La sfida principale posta dalla fase di concorso era come trasformare questo edificio moderno incongruo in un complesso residenziale di lusso.

Nei moderni edifici, travi, pilastri e lastre di pavimento hanno sostituito i muri come elementi centrali della struttura architettonica. Mentre sono liberate dai loro obblighi strutturali, le facciate rimangono comunque tele per l’espressione e lo stile. Invece di demolire e ricostruire l’intero edificio, MAD rimuoverà semplicemente le facciate esistenti, manterrà la struttura portante e inserirà nuove unità abitative per trasformare la funzione dell’edificio. Nuovi balconi e giardini emergeranno dagli “spazi e vuoti” tra le nuove unità residenziali e la struttura portante originale. Il confine tra l’edificio e la strada si sfuma mentre il nuovo design si sbarazza delle facciate ingombranti e le sostituisce con uno schema più aperto e trasparente.

 

Dopo aver realizzato il riallineamento del sistema strutturale esistente, l’edificio conterrà una struttura a “libreria”. 145 unità residenziali di varie dimensioni e disposizioni, che vanno da monolocali a ville urbane con facciate in metallo e vetro personalizzate, saranno intricate inserzioni in questo sistema a “libreria” in cemento di 8 livelli. Le finestre curve a tutta altezza in vetro si spostano e sporgono in una coreografia controllata tra le lastre di pavimento. I “vuoti” tra il vetro e la struttura verranno trasformati in giardini e balconi, portando elementi naturali e luce solare nelle aree abitative.


 


 

Gli abitanti potranno vedere il cortile interno attraverso una facciata nebulosa fatta di tende metalliche traslucide. Il giardino moderno esistente sarà trasformato in uno astratto con un vasto stagno al centro che riflette gli alberi circostanti e il cielo sopra. La luce naturale filtra attraverso i vuoti nel laghetto e nel giardino circostante, riversandosi sulla rampa del garage sotterraneo sottostante.

La vita contemporanea in una città museale come Roma è spesso nascosta dietro le sue facciate storiche. Attraverso questo progetto di ricostruzione adattativa, questo edificio “aperto” sarà in grado di restituire vitalità e vita urbana al quartiere tradizionale.

 

Federico Benincasa e Lorenzo Pirani

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