RUGGERO LENCI

 

    Progetto di costruzione di un nuovo stadio nella città di Siena

Ruggero Lenci è un architetto e professore di architettura presso l’Università La Sapienza di Roma, specializzato nell’insegnamento di Composizione architettonica e urbana. Parallelamente all’ambito accademico, ha una prolifica carriera artistica che, sebbene correlata all’architettura, si distingue per le sue qualità artistiche ed estetiche. Questo gli conferisce un ruolo distintivo come interprete delle arti plastiche.



Il progetto mira a integrare l’architettura dello stadio nel paesaggio circostante in modo armonioso. Si sottolinea che la bellezza naturale del luogo non può essere eguagliata da nessun edificio, ma la necessità di spostare lo stadio fuori dal centro storico è dettata da problemi legati alla sicurezza, alla gestione del traffico e all’inquinamento. 
L’area scelta per la costruzione del nuovo stadio è vicina a un’area industriale ben servita da ferrovie e strade, con spazio per il parcheggio e la progettazione mira a far sì che lo stadio sia quasi invisibile in lontananza ma diventi visibile solo avvicinandosi ad esso. 



 

Il progetto paesaggistico prevede infatti la creazione di un “canyon” modellando il terreno per “nascondere” lo stadio. Viene descritto un anello pedonale che circonda lo stadio, facilitando l’accesso degli spettatori e offrendo una vista panoramica sulla città di Siena dalle tribune sud più elevate.  

Il progetto si concentra sul concetto di “blurring architecture” che cerca di dissolvere i confini tra edificio e paesaggio. Il nuovo stadio pone infatti l’interazione tra paesaggio e architettura al centro dell’attenzione, cercando di preservare le caratteristiche naturali del luogo e migliorarne le qualità per rendere il nuovo edificio non come un oggetto isolato ma come parte integrante del territorio circostante.



 

Per aumentare il senso di spazialità, i confini tra la struttura del nuovo stadio e il paesaggio sono resi ambigui, incorporando la topografia naturale nel design architettonico. Inoltre, il posizionamento del nuovo stadio cattura viste lontane, amplificando la percezione dello spazio.
I materiali terrosi e verdi vengono utilizzati per coprire le strutture e creare topografie artificiali, cercando di sfumare i confini tra natura e architettura traendo ispirazione dalla forma esistente del terreno e dai ritmi delle colline senesi. Inoltre, il design incorpora il profilo antropizzato del capoluogo nella sua forma, riflettendone i riflessi nel paesaggio circostante.

Questo approccio mira a creare una nuova idea di paesaggio che mette in evidenza qualità spaziali inaspettate, tensioni e ambiguità, coinvolgendo gli spettatori e sensibilizzandoli ai fenomeni architettonici all’interno di questo ambiente unico. 



 

Sculture scomponibili in diversi materiali e dimensioni


Le sculture sono state create sia nella casa che nello studio a Roma, principalmente durante i weekend, con l’obiettivo di integrare architettura e scultura.

La ricerca scultorea affronta il concetto di scomposizione di un volume puro, esplorando le intersezioni tra le molte parti in cui può essere diviso. Questa ricerca è dinamica, permettendo alle sculture di essere non solo osservate ma anche costantemente scomposte e ricomposte.

L’artista, attraverso la creazione delle opere, vuole evidenziare la differenza tra arte e terrorismo. L’arte può creare, comporre, scomporre, montare e modellare diversi elementi e suoni, mentre il terrorismo rappresenta una forza distruttiva che deve essere eliminata dal mondo.




Domande: 

- Qual è l'approccio che utilizza nel momento di iniziare un nuovo progetto?
- L'approccio e il processo cambiano quando crea un'opera artistica e un progetto architettonico?


Federico Benincasa, Lorenzo Pirani



 

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